Era il 26 agosto 1944, l’Italia era stretta nella morsa dell’oppressione nazi-fascista, falciata da una guerra sanguinosa. A Villa Rossi e Villa Calvi si era insediato il V^ Corpo d’Armata Tedesco in Italia, centro principale per le comunicazioni collegate direttamente col Reich in Germania. L’atmosfera tradiva il fermento che da tutte le parti iniziava a dare segni di insofferenza verso il regime. Le truppe tedesche erano impegnate in una dura repressione della Resistenza, ma il crescendo di stragi e violenze nei confronti della popolazione civile creò turbamento anche all’interno delle stesse.
Accadde che nella notte due marescialli rimanessero uccisi nel tentativo di opporsi al Tenente Comandante la Compagnia, che aveva intercettato una collusione dei due giovani con i Partigiani. Uno dei due Marescialli era Hans Schmidt, nativo di Treptow Kopenick, soppresso seduta stante durante l’interrogatorio dai suoi stessi commilitoni. Era ormai critico Hans Schmidt, abituato a leggere e tenere furtivamente sotto il cuscino della sua branda Karl Marx. Dopo di lui vennero giustiziati, altri 4 militari: Erwin Bucker, Martin Koch, Erwin Schlunder e Karl Heinz Schreyer. Cinque giovani vite spezzate in nome di una guerra nella quale non credevano più, morti per qualcosa che voleva esserne l’esatto contrario, la celebrazione della vita e della pace. Qualche mese dopo un manipolo “internazionale” di uomini riuscì infine nell’intento di attaccare con un’azione a sorpresa Villa Rossi e di condurre alla resa il V Corpo d’Armata Tedesco.
Il coraggio ha armato le menti di questi eroi, che Albinea non ha voluto dimenticare. Con questo fermo intento il nostro Comune ha stretto un patto di amicizia con il Distretto Berlinese di Treptow Kopenick, e ha eletto Villa Rossi “Luogo di Memoria”, ma anche di rinascita per tutti noi, figli di una storia che non abbiamo vissuto, eredi di una libertà pagata con un tributo di sangue sempre troppo alto.
In Piazza Caduti Alleati di Villa Rossi, a Botteghe, campeggia il monumento “Mai più”, quasi un grido silenzioso di ripudio di ogni forma di violenza, quale soluzione dei conflitti tra i popoli.
Era agosto, 70 anni fa, un agosto surriscaldato dalla costante sensazione di paura, di tensione, di incertezza. La stessa condizione che ancora oggi stanno vivendo troppi popoli, da troppo tempo con troppe vittime civili.
Il coraggio di Hans Schmidt rivive nella memoria degli albinetani e delle Istituzioni che, ogni anno, commemorano a Villa Rossi quei tragici momenti.
Ad Albinea la visita di una delegazione di studenti berlinesi provenienti dall’Istituto Merian nei giorni 8-9-10 Settembre, sarà la prima occasione per ricordare quei drammatici giorni e onorare la memoria di quei soldati.
A settant’anni di distanza Albinea non dimentica.Era il 26 agosto 1944, l’Italia era stretta nella morsa dell’oppressione nazi-fascista, falciata da una guerra sanguinosa. A Villa Rossi e Villa Calvi si era insediato il V^ Corpo d’Armata Tedesco in Italia, centro principale per le comunicazioni collegate direttamente col Reich in Germania. L’atmosfera tradiva il fermento che da tutte le parti iniziava a dare segni di insofferenza verso il regime. Le truppe tedesche erano impegnate in una dura repressione della Resistenza, ma il crescendo di stragi e violenze nei confronti della popolazione civile creò turbamento anche all’interno delle stesse.
Accadde che nella notte due marescialli rimanessero uccisi nel tentativo di opporsi al Tenente Comandante la Compagnia, che aveva intercettato una collusione dei due giovani con i Partigiani. Uno dei due Marescialli era Hans Schmidt, nativo di Treptow Kopenick, soppresso seduta stante durante l’interrogatorio dai suoi stessi commilitoni. Era ormai critico Hans Schmidt, abituato a leggere e tenere furtivamente sotto il cuscino della sua branda Karl Marx. Dopo di lui vennero giustiziati, altri 4 militari: Erwin Bucker, Martin Koch, Erwin Schlunder e Karl Heinz Schreyer. Cinque giovani vite spezzate in nome di una guerra nella quale non credevano più, morti per qualcosa che voleva esserne l’esatto contrario, la celebrazione della vita e della pace. Qualche mese dopo un manipolo “internazionale” di uomini riuscì infine nell’intento di attaccare con un’azione a sorpresa Villa Rossi e di condurre alla resa il V Corpo d’Armata Tedesco.
Il coraggio ha armato le menti di questi eroi, che Albinea non ha voluto dimenticare. Con questo fermo intento il nostro Comune ha stretto un patto di amicizia con il Distretto Berlinese di Treptow Kopenick, e ha eletto Villa Rossi “Luogo di Memoria”, ma anche di rinascita per tutti noi, figli di una storia che non abbiamo vissuto, eredi di una libertà pagata con un tributo di sangue sempre troppo alto.
In Piazza Caduti Alleati di Villa Rossi, a Botteghe, campeggia il monumento “Mai più”, quasi un grido silenzioso di ripudio di ogni forma di violenza, quale soluzione dei conflitti tra i popoli.
Era agosto, 70 anni fa, un agosto surriscaldato dalla costante sensazione di paura, di tensione, di incertezza. La stessa condizione che ancora oggi stanno vivendo troppi popoli, da troppo tempo con troppe vittime civili.
Il coraggio di Hans Schmidt rivive nella memoria degli albinetani e delle Istituzioni che, ogni anno, commemorano a Villa Rossi quei tragici momenti.
Ad Albinea la visita di una delegazione di studenti berlinesi provenienti dall’Istituto Merian nei giorni 8-9-10 Settembre, sarà la prima occasione per ricordare quei drammatici giorni e onorare la memoria di quei soldati.
A settant’anni di distanza Albinea non dimentica.